sabato 20 settembre 2014

Mi ricordo lasagne verdi. Fortunatamente non erano queste.

Dobbiamo l'esistenza delle lasagne anche qui in Italia a Cristoforo Colombo, che le portò in Europa dopo i suoi viaggi nelle Americhe, capito bambini?

Di quando ero più giovane, ma molto più giovane, ho il vivido ricordo di un giorno d'estate, quando vidi per la prima volta in vita mia un americano. Si, capisco, a qualcuno di voi può sembrare strano, ma io ho conservato questo ricordo perchè lo consideravo una cosa speciale. Avevo 8 anni, mi trovavo a Napoli con la mia famiglia, e in una bella mattina di giugno, ecco che lo vidi, ma all'inizio lo feci solo da dietro i vetri del balcone, vidi un signore alto con gli occhi azzurri, che quel giorno avrebbe pranzato con noi.

Lo vedi quel signore? -mi disse mio fratello- Quel signore è un americano!

Io spalancai gli occhi come quelli di un gufo, poteva benissimo essere una burla -mio fratello me ne faceva in continuazione- ma quella volta sapevo che non era affatto così. Il taglio dei suoi occhi, i gesti delle mani, il portamento, quei vestiti: era davvero americano, ci avrei scommesso la testa. Quando aprirono il balcone per farlo entrare in casa, mi sembrava un alieno, il signore salutò con la mano le persone presenti, uno strano profumo (americano) invase la stanza, mi mise la mano sul capo e sottovoce -in un italiano stentato che lo rendeva ancora più americano- chiese a mia madre: "Sono pronte le lasagne? Voglio vedere le vostre famose lasagne italiane"...



Oggi gli avrei risposto: tieni Mister Johnson, ecco le tue stupende lasagne italiane, guarda che belle, e gli avrei mostrato questa foto. Lui sarebbe morto, così io in un giorno solo avrei visto per la prima volta un americano vivo e un americano morto. Fine della storia.

Ma torniamo a questo blob, questa cosa informe, questo imbarazzante grumo verde, questo giaciglio unto, questo coagulo di materia verdognola, a questo "coso", insomma, a questa porzione di lasagne al pesto. Bella, vero? Vi si sono illuminati gli occhi, vi ho visto.

Ma può un italiano sbagliare così clamorosamente un piatto italianissimo come le lasagne? Non stiamo a discutere sulla variante verde al pesto genovese, che sarà anche squisita, anzi lo è di sicuro, soprattutto abbinata a buoni formaggi, ma è la sua consistenza, la sua sacrosanta maledetta frastornante consistenza ad essere vaccamente sbagliata!

E dunque adesso mi parte la perla di saggezza, il consiglio da chef quale non sono, la parabola biblica, il consiglio da amico, chiamatelo come volete ma sorbitevelo, porca miseria: quando la pietanza che state servendo non ha una forma conosciuta, non può essere misurata perchè non ha una base, un'altezza e neanche una profondità, e quando dunque non può essere associata a nessuna forma della geometria terrestre, fatevi delle domande.
Okay? Fine della storia.
Anzi, no. Siamo solo all'inizio, purtroppo.

Vero, Jonah?

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