mercoledì 29 aprile 2015

E l'ecatombe di scaloppine è servita. Contenti?

Se togli il giallo è una foto in bianco e nero.
Amiche e amici del "Club della skaloppa" benvenuti su Orrori da Mangiare, un luogo dove saremo sempre felici di ospitarvi! Chi di voi ci segue 'da sempre', cioè da quasi un anno? Ricordate che abbiamo mai pubblicato ricette di scaloppine?

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Ma come si fa a postare per quasi un anno, accorgendosi solo da poco del magico mondo delle scaloppine? Con quanta stoltezza ci siamo accaniti sui wurstel o sulla panna da cucina, quando avevamo a portata di mano il terreno vergine delle skaloppe!

Ska ska ska, skaloppa! Che mondo circense, colorato, assurdo e simpaticamente deplorevole, quello delle scaloppine. Ci scusiamo per tutto quello che vi abbiamo fatto perdere finora, ma consci che ci perdonerete, siamo qui per recuperare.

E quindi proseguiamo a cuor contento, pubblicando queste scaloppine al vino bianco adagiate su di una molle collina di purè di patate annegate nell'olio. Che genio compositivo, ci ricorda i placcaggi del rugby o anche, e qui scende giù una lacrima di nostalgia, i corpi martoriati dei lebbrosi de I promessi sposi, che venivano accatastati sui carretti dai monatti.

Ed è col cuore gonfio d'angoscia che i malcapitati cui è toccato mangiare questo piatto, si saranno trovati l'esofago bisunto d'olio, il mento scintillante di rivoli d'extravergine e il palato cementificato dal purè. Aumentiamo la suspense e per servire in tavola organizziamo una cena al buio: vedrete che l'effetto sorpresa di questo piatto illuminato da una torcia è sotto i vostri occhi, e per fortuna non tra i vostri denti!

L'idea è quella di mangiare e poi, una volta tornati a casa, provare a disfarsi di quelle scaloppine uccidendole nella pancia.

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