venerdì 4 dicembre 2015

L’odio a cucchiaiate: Come innervosire i parenti con i cestini ricotta e spinaci.


Se vi sentite a disagio, allentate il nodo alla cravatta.
Amici dell’alberello, fottetevi. Nella pozzanghera di Orrori da Mangiare oggi è venuto a galla qualcosa che va aldilà delle vostre peggiori aspettative: l’alberello di ricotta e spinaci. Godetevi l’antipasto dell’odio, comodo e versatile, che a cucchiaiate, potrebbe guadagnarsi un posto sulle vostre tavole natalizie. Perché l’odio va bene su tutto, no?




Prendi un cestino di pasta brisèe nudo, precotto in ditta, appena preso dalla confezione, asciutto come una roccia dell’Arizona, poi vai giù con una bella scucchiaiata di ricotta&spinaci on the rocks, fai una montagnetta con lo stramaledetto cucchiaio, qualcosa che somigli vagamente ad un alberello di natale, poi ti viene il flash, quella cosa che gli scienziati ancora non hanno capito bene come chiamare, ti viene una specie di lampo nella testa, sbatti una volta gli occhi ed esclami: “E le palline le facciamo con le bacche rosa!”




Essendo le bacche rosa (prese così dal barattolino) simili per forma e consistenza ai pallini 6 mm di un fucile a canna liscia, ci pare ovvio che i commensali, addentando con voraci sorrisi i nostri cestini natalizi cosparsi di piombini, comincino a perdere uno dopo l’altro i pezzi della preziosa dentatura, in un crescendo wagneriano di dolore, schegge d’avorio e gengive sanguinanti. Un vero spettacolo per la cuoca colma d’odio, che a cucchiaiate, quasi nell’ombra del suo foodblog, intreccia cestini e li offre come antipasto di Natale. I suoi cestini speciali. I suoi cestini 6 mm.




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