Un piatto che viene dal passato: benvenuti nella cucina dell'uomo di Neanderthal

Oggi facciamo un lungo viaggio nel passato. Se avete paura prendete la nostra mano, ma poi restituitecela.

Amici e amiche della carbonella, benvenuti tra le fumose pagine di Orrori da Mangiare! Per scrivere questo post ci siamo messi a studiare, e abbiamo scoperto un nuovo dolce che ci viene sbattuto in forno direttamente dai paesi anglofoni, da cui ultimamente le foodblogger, dedite alla fine arte pasticciera attingono a più non posso. Si tratta del Monkey Bread...

Questo bizzarro dolce è formato da tante palline di pasta lievitata, aromatizzate alla cannella e agglomerate in forma di ciambella. Sembra appetitoso, ma noi ci interroghiamo frementi, per scoprire l'origine del nome Monkey Bread, letteralmente "Pane della scimmia".

Il fatto che esso sia formato da palline da spiluccare con le mani, ci rimanda all'edificante immagine dei nostri cugini primati, intenti nell'igienico lavoro di spulciarsi a vicenda, e di portarsi alla bocca le pulci trovate con certosino impegno.

E dev'essere di certo un dolce conosciuto sin dai tempi dell'Uomo di Neanderthal, visto che abbiamo trovato questo reperto fossile che oggi vi mostriamo in una rarissima foto, affascinante ma visibilmente carbonizzato. Certo, nell'epoca preistorica i forni non erano ancora stati inventati e possiamo immaginare che il Monkey Bread venisse cotto scaraventandolo tra le fiamme dei primi fuochi negli insediamenti umani preistorici.

Che bello amiche e amici! Grazie ad Orrori siamo venuti a conoscenza di cose straordinarie e siamo ogni giorno più consapevoli di chi siamo e da dove veniamo. Avremmo anche un vaga idea sul dove stiamo andando, ma dato che siamo dei lord inglesi, preferiamo mantenere un certo regal decoro. A presto!

Come fare se il troglodita vuole rubarne un pezzetto? Lo si stende con un manrovescio assestato all'altezza dello zigomo scimmiesco. Ovvio, no?