mercoledì 4 gennaio 2017

A voi che non ci credevate, lo schiaffo: IL KRAKEN ESISTE. Ed è commestibile.



Chiudi gli occhi e fai finta che sia un brutto sogno. È così che vado avanti!  (Jack Sparrow)


(by Wasabi)


Bentrovati, obesi mentali vittime del “tanto il 2 mi metto a dieta”. Bentrovati, agnostici antinerd scettici sbeffeggiatori della dinastia Angela. Wasabi vi augura un felice anno nuovo a colpi di seppia in faccia. Questa, per l’esattezza.





Dalla Puglia con furore, DUE CHILI E ROTTI di seppia RIPIENA AL FORNO.

È un piatto tipico, dice la food blogger. È facile da preparare, incalza.

Che per il ripieno però sia stato impastato un ripieno equivalente al fabbisogno energetico annuale di tutta Lecce, questo non lo specifica. Che prima di riuscire ad ammansire la bestia, ucciderla e cucinarla, abbia perso due falangi, un nipote e tre quarti di feudo, nemmeno.

Ma è nella subdola descrizione della pulizia del kraken che è stata pessima. “Pulite la seppia, staccate l’osso e togliete la sacca del nero, facendo attenzione” FACENDO ATTENZIONE?

Amici, ammesso e non concesso che nei vostri mari nuoti il kraken, ammesso e non concesso che vogliate cibarvene, una calda raccomandazione: FATELA PULIRE DAGLI ARTIFICIERI DELLA POLIZIA DI STATO!



Rompere una sacca di inchiostro – il cui liquido è sufficiente a riscrivere l’intera Divina Commedia in triplice copia – senza le dovute precauzioni, comporta un danno all’ecosistema di proporzioni immani. Deepwater Horizon, in confronto, è stata una Bic spaccata sul parquet di nonna. Volete cominciare l’anno con Greenpeace che vi scampana alla porta?


                         

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