lunedì 4 agosto 2014

Queste fettuccine sono una proiezione del mio inconscio. Malato.

Click per ingrandire. Ma potrebbe danneggiare il tuo equilibrio psichico.
Quando Dio inventò i piatti neri e li distribuì alle foodbloggers, sulle Tavole delle Regole che si trovavano incluse nella confezione da 12 piatti fondi, 12 piani, zuppiera, salsiera e piattini da frutta, c'era un unico, grande avvertimento, scritto in ebraico a caratteri cubitali: "MAI USARLI CON LA RICOTTA, SE NO FARETE UN CASINO. FIRMATO: DIO".



E infatti, questa antica disposizione è valida ancora ai giorni nostri: quando la pasta con la ricotta vi sfugge di mano, abbiate la furbizia, quanto meno, di non impiattarla in un piatto di colore nero, perchè anche se è cool, vi rovinerà la foto, trasformando il vostro primo in un abbondante vomito assestato con violenza al centro del piatto.

Questa serie di conati che vedete in foto, è in realtà un piatto che contiene qualcosa di commestibile. Si lo so, sembra incredibile ma è così. Queste incommensurabili fettuccine ricotta e rucola mi hanno spalancato gli orifizi della mente, suggerendomi visioni che nemmeno un acido dei favolosi anni '70.

Chi non resiste al sensuale richiamo di queste fettuccine impastate assieme a grumi di ricotta e foglioline appassite di rucola?

Samuel Jackson, appena ha saputo dell'abbinamento piatto-nero/pasta&ricotta, ha reagito così!


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