venerdì 13 gennaio 2017

Crante ricetta di Cermania: risotto ai würstel. Puon appetito Angela!

Un piatto che ci commuove, ricordandoci la caduta del muro di Berlino.



Amici del food ariano abbigliati con pantaloni alla zuava, non abbiate nostalgia della vostra terra! Con questa ricetta siamo certi che vi sentirete a casa.





Stasera sono tutta eccitata, verrà a cena da me Angela Merkel! Si, proprio lei, lei in persona! Dice che siccome è tanto magnanima, vuole dare l’onore della sua presenza ad una massaia di un paese povero, esponente del Nuovo Terzo Mondo: l’Italia, e la prescelta sono proprio io!

Dopo aver pulito la casa da cima a fondo, fatto la scrima a mio marito, mio figlio e al gatto, aver abusato coi bigodini, (li ho messi anche sotto le ascelle, non vorrei che si capisse che non sono riccia vera), sono pronta a mettermi tra i fornelli.




Quando sono in cucina la mia creatività mi esplode tra le mani senza preavviso, come un petardo. Mi muovo in trance rapita da un demone dionisiaco che mi parla e mi elenca ingredienti alla rinfusa, in cui solo io riesco a scorgere un fioco barlume di senso. Come questa sera!

Dioniso mia ha posseduta con virulenza ed io ho generato dal mio cranio questa Festa Nazionale Tedesca sotto forma di cibo.

Mi è bastato pensare intensamente alla Germania per capire che il würstel ne è il simbolo incontrastato assieme all’emmental, che non è svizzero manco per niente, è tedesco! Poi da qui al risotto il passo è breve e intuitivo.

Ho fatto mantecare il würstel con la cipolla e il burro e ci ho scaraventato il riso, ho annaffiato tutto con tanta birra, (birra - oktoberfest - Germania), e annegando col brodo ciò che rimane del mio rituale di possessione, ho portato a termine questa pietra miliare della variegata cucina tedesca.

Potete, se non vi piace, sostituire l’emmental con la fontina. Non è tedesca, ma quasi.
Potete mettere, per allietare la serata e sentirvi a Berlino anche voi, come me e Angela, un disco di Milva, che non è tedesca, ma il tedesco lo parla.


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