venerdì 14 novembre 2014

Cuori di tacchino: in cucina con Grimilde.

Click per ingrandire. Così mi spezzi il cuore.
Benvenuti, insulsi e striscianti sudditi, alla prima puntata della rubrica "In cucina con Grimilde", uno spazio dedicato a chi desidera uscire dalla propria rozza condizione e civilizzarsi.
Un popolo acculturato è il sogno di tutti i sovrani sanguinari, e io vi obbligo ad esserlo cominciando dalla tavola.

Vi presento i cuori di tacchino alle cipolle, la prima ricetta che sarete costretti a rifare tutti i secondi venerdì del mese. Perchè proprio il secondo venerdì del mese? Perchè così ho deciso, e nessuno vi ha autorizzati a fare domande, gregge di zotici che non siete altro!

Dovrete innanzitutto iniziare ad allevare un numero considerevole di tacchini, ogni famiglia avrà il suo allevamento non inferiore alle duecento unità.
All'alba del venerdì prescelto, condannerete a morte un numero di tacchini sufficiente a raggiungere 500 gr. di cuori, il resto del volatile andrà in pasto ai cani selvatici!

Pulite i cuori eliminando il fiele che è incastrato nel fegato, è un'operazione che possono fare solo le delicate dita dei vostri bambini più piccoli, ma dite loro di serbare il fiele in un'ampolla come digestivo a fine pasto. A questo punto, con un'affilata mannaia dividete i cuori a metà, mentre sono ancora pulsanti, lavateli e saltateli in padella con molta cipolla: e so che ne avete tanta dall'olezzo che emanate!

Insaporite con basilico sale e pepe e somministrate il piatto bollente a quei villani dei vostri mariti, ma soprattutto alla vostra ingrata progenie.

Ci risentiremo presto. Si, è una minaccia!

Ecco, prendete.


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