Click per ingrandire. Ehi, cos'è quella faccia? |
Abbiamo tutti fantasticato almeno una volta sulle nostre vite precedenti, e di come esse influenzino la nostra vita da foodblogger degli anni 2000.
Il nostro capo, Joshua, ad esempio, nella sua vita passata era un sessantottino americano, morto, ahimè, giovanissimo tra un peace, un love, e qualche acido di troppo. Chico invece era quasi sicuramente una pingue suora con evidenti problemi di eccesso di sebo in faccia, che si occupava delle cucine di un monastero, in una imprecisata zona nel nord della Francia. Io, Ramon, preferisco tenere celata la mia precedente identità: posso solo rivelarvi che aveva a che fare con i mufloni sardi, ma ho preferito non approfondire per evitare tardivi sensi di colpa e rigurgiti di verdura appena brucata.
Ma vi prego, veniamo a noi e guardiamo con attenzione questa incredibile fotoricetta. Sospettiamo che il foodblogger che ci propone questo superbo timballo di zucchine e crepes sia stato -in una delle sue vite precedenti- un nerboruto muratore italiano emigrato chissà dove, tutto canottiera e cappello a barchetta fatto con il giornale. Un grande esperto di edilizia e di miscelazione delle malte, un conoscitore arguto ed affidabile di tutti i tipi di muratura, un amante passionale del laterizio, un maniaco del cemento, un sensuale specialista del mattone, un consumato realizzatore di muretti.
Guardate come queste crepes siano solidamente legate tra loro, con un sapiente mix di mozzarella, mascarpone e panna da cucina. Un agglomerato elastico e nel contempo sodo, un piatto antisismico che non teme nè la furia degli elementi, nè il nostro giudizio. E si guadagna così la nostra completa ed eterna ammirazione!
Piccolo, sveglia! La mamma ha fatto di nuovo quello strano torrione di zucchine, non sei contento?
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