Gamberetti in salsa rosa: anche l'occhio di vetro vuole la sua parte!

Click per ingrandire. Da quanto tempo non ti confessi, figliola?

Cosa sarebbe il mondo del foodblogging senza la riscoperta della vista? Si, perchè il cibo, come molti di voi sapranno, va prima mangiato con gli occhi, come una bella donna dalle curve voluttuose che incrocia il tuo sguardo e ammicca con malizia.

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Anche questo piatto ci pare ammiccante, purtroppo però la sua voglia di farsi assaggiare non trova corrispondenza d'amorosi sensi. Sarà che abbiamo estirpato con violenza i nostri bulbi oculari già diverso tempo fa, e li abbiamo sostituiti con accuratissime riproduzioni dei nostri occhi su biglie di vetro, e purtroppo non capiamo quanto desiderio riesca a sprigionare questo piatto a dir poco sontuoso.

L'idea di utilizzare l'ananasso è sbarazzina e d'impatto, fresca e solare. Ma il vero colpo di genio proviene dalla tovaglia della trisavola, elegantemente drappeggiata sotto il piatto da portata, nero come il culo di un gatto nero.

Ma ciò che conta non sono questi particolari, che a dei non vedenti come noi risultano del tutto superflui, bensì la sostanza! E quindi basta girarci intorno ragazzi, questo povero disgraziato di un ananas è colmo di liquame rosa, brodoso e insozzante. I gamberetti al suo interno sono rassegnati e depressi, disposti l'uno sull'altro tipo fossa comune. Ma rosa.

Quelli sul ciuffo non si capisce se stiano fuggendo da quell'orrore o se siano in fila per tuffarsi in una piscina di mayonese, ketchup, senape e salsa worcester. La foodblogger, inoltre ci suggerisce che si tratta di un piatto perfetto per una cena in piedi. Si, e noi aggiungiamo in piedi e col cappotto. Vicino al portone. Sul pianerottolo. In auto. A casa. Chiusi in soffitta. 

Mi dispiace, stasera non posso, ho un brutto mal di gola che mi impedisce di deglutire qualunque cosa. Anche qui tuoi gamberetti che si arrampicano sull'ananas. Sorry.

Tuffatevi in questa salsa rosa, avanti!

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