venerdì 13 marzo 2015

Salame alla panna: perchè ti ucciderò molto lentamente.

Click per ingrandire. Gesù.
Amici del dolore e dell'autolesionismo, oggi è venerdì 13, giorno perfetto per raccontarvi la storiella della foodblogger/mogliettina assassina. Sedetevi in cerchio intorno a noi, spegnete le luci, siamo con la torcia accesa puntata sotto il mento, e siamo pronti...

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Clotilde è una donna di mezza età (che non s'è mai capito che età fosse con precisione 'sta mezza età, secondo noi è una gran paraculata degli scrittori quando non sanno come delineare i personaggi), che tutti i mercoledì dalle 18 alle 18:50 segue con zelo delle sderenanti lezioni di Zumba fitness.

Ci vanno le amiche, le sorelle e le cognate, ciarlando e starnazzando come papere, felici e adrenaliniche per quella scarsa ora d'aria settimanale che i rispettivi mariti concedono loro. Clotilde da un po' di tempo si sente strana, il marito non è più il ragazzo di cui si era innamorata anni prima, e lei ne soffre parecchio.

Questo brutto e noioso marito si è trasformato in un'otre panciuta e pelosetta, con le gambe sottili e la pelle flaccida che si deposita impietosamente sulle ginocchia, l'ombelico perennemente tappato da un'insopportabile pallina di lana e un sorriso ebete stampato sulla faccia butterata ogni qual volta arriva l'ora di sedersi a tavola.

Clotilde lo odia, ma non avendo le palle per ucciderlo in un sol colpo, da qualche mese crede di aver trovato la soluzione: lo ucciderà lentamente e dovrà sembrare innocente, al di sopra di ogni sospetto. E lo farà con l'arma più banale che una tarchiata massaia sulla soglia della menopausa può avere: la sua cucina!

E' venerdì, Oronzo (si chiama così, si), ha forti coliche da un paio di giorni, ma essendo dotato di pochi neuroni, di fronte al cibo non batte ciglio, ingurgita tutto sorridendo e tossicchiando come il motore in accensione di un'utilitaria di quarant'anni fa. E' ora di cena, "Non mi sento bene" -dice lui con un filo di voce. "Amore, ma non puoi mica andare a letto senza CENA! Ti ho preparato il salame con la panna!" "Cosa?" - fa Oronzo con l'occhio a mezz'asta e uno strano colorito giallognolo in viso. "Il Salame con la panna! Quello che faccio rosolare a fette spesse 3 centimetri nel burro, caro. Ne ho fatto un chilo, e ci ho messo la panna fresca, il latte e la farina. Mangia, che ti dà tanta energia. Ti vedo pallido e debole!"

Clotilde insozza in tutta fretta un piatto con quella robaccia e Oronzo mangia. Alla terza fetta di salame alla panna si accascia con la faccia sulla tavola e la bocca ancora piena. "Amore?!" ... "Amore????" ... "AMORE?" ... "Pezzo di merda."


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3 commenti:

  1. Geniale il racconto ahahahhh mi ha fatto tornare in mente "Donna lombarda" ... e stavolta non ci son mocciosi che avvisano il marito :D

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