Al risveglio con questi frollini, preferisco il sonno eterno |
Amici e amiche fedelissimi all’obbrobrio culinario, immaginate.
E’ lunedì mattina. Nel fine settimana avete aiutato il cognato a svuotare il box, la vostra squadra ha preso quattro pappine al derby e la moglie ha insisto per ‘fare un salto da Leroy Marlene, che ci vuole, mi servono solo i sottovasi di terracotta’.
La notte è passata in bianco a causa degli avanzi riscaldati che avete consumato per cena: il pollo in fricassea e la torta rustica pecorino speck e broccoli che vostra suocera ha così premurosamente preparato per il buffet dell’anniversario di nozze. Dieci giorni addietro.
Tutto vorreste, alle 07.05, tranne essere vivi.
L’inerzia vi sospinge prima in bagno e poi in cucina, ciabattando come sul lungomare riminese.
La parodia della ragazza che avete sposato è lì, sorridente, con la moka in una mano ed un piatto nell’altra.
‘Amore, mi dispiace per quelle due ore di raccordo, ieri, ma dovevo proprio trapiantare le begonie! Ho una sorpresa per te, in proposito…’, e poggia il piatto accanto alla vostra tazzina di sbroscia fumante.
Frollini al cacao. Frollini mattacchioni al cacao.
Fatti con amore e solo due etti di zucchero di canna.
‘E pensa, caro, non c’è nemmeno un uovo, dentro!’.
Peccato che l’intolleranza alimentare grave che vi affligge fin dall’adolescenza, riguardi il burro.
80 grammi per dieci biscotti duri come un militare in uno strip club al primo congedo.
Le faccine sorridenti vi fissano. Sembra persino di poter udire le risate sardoniche, nella vostra testa.
<< ben svegliato, amico. Vieni…. Mordi qui….>>
Obbedite senza più volontà. Vostra moglie canticchia. Il bicarbonato adoperato nella ricetta se la batte con i succhi gastrici in una guerra senza quartiere.
Ruttate glassa fissando senza espressione fuori dai vetri, e si fa strada una nuova consapevolezza: il maligno è dentro di voi. E avete appena scheggiato il premolare.
Incredibilmente divertente e dissacratorio...ci mancavate,e finalmente ora ci siete!!!
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