Spesso mi trasformo in quelle madonnine di alcuni luoghi del sud Italia, e comincio a sanguinare dagli occhi. Specialmente se apro questa foto senza prima prepararmi all'impatto.
Con la sua punteggiatura, accenti, doppie e consecutio temporum, la lettura di questa ricetta diventa un'avventura dal sapore esotico, dove i pericoli si annidano dietro ogni verbo e sono pronti a saltarti addosso per sbranarti le cervella.
E così, largo spazio a termini che farebbero rizzare i capelli in testa anche ad un calvo, come "Ruoto" invece di "Teglia", e altri stuzzicanti provocazioni, come "Aggiunggere", "Cioccolato a latte", "Lievio" al posto di "Lievito", e altri accorgimenti di stile.
Quando vedo e leggo queste chicche, dopo essermi asciugato gli occhi dal sangue, mi chiedo come sia possibile tutto ciò. E allora mi viene in mente che forse è il picco glicemico che interferisce con le facoltà cognitive e sulla corteccia celebrale del foodblogger, che dopo essersi nutrito della sua torta, regredisce di qualche millennio, trasformandosi in una bestia affamata che prova a spiegare ai membri della sua tribù come ha cucinato il suo dolce.
Un dolce supergoloso, come possiamo vedere chiaramente dalla foto.
Amici e nemici di questo blog, sono felice di comunicarvi che Orrori da Mangiare è anche su Facebook e Twitter, quindi fatevi sotto con i like, i follow e i commenti.
Ciao.
ma dell'uso di "goloso" riferito al piatto ne vogliamo parlare? è uno dei miei incubi peggiori: essere inseguita da un avido e "goloso" trancio di torta. :-)
RispondiElimina