martedì 13 maggio 2014

Ho fatto un brutto sogno mamma: ho sognato i tuoi bocconcini del cazzo!


Ah, che goduria! Questo è un piatto che non dimenticheremo tanto facilmente: vi prego di soffermarvi innanzitutto sull'abbinamento di sapori. Tacchino e wurstel, che figata!



Dopo aver abbandonato i vostri sensi a mollo nel gusto sublime di questi bocconcini di pennuto cotti con la carne separata meccanicamente dell'anonimo wurstel, accomodiamoci a tavola, per perderci nella bellezza di questo piatto, che non nasconde niente. Anzi, ci dice tanto. Direi troppo!

E se è vero che si comincia a mangiare prima con gli occhi, i miei hanno già abbondantemente vomitato tutto il vomitabile e oltre.

P.S.: Qualcuno potrebbe cortesemente spiegare a codesti sedicenti foodbloggers che pubblicare un piatto realizzato con i wurstel è di uno squallore inimmaginabile? Che proprio il wurstel di per sè non è considerato ingrediente di prima classe per la preparazione di piatti che abbiano un minimo di dignità culinaria? Grazie, e buttate nel cesso questa schifezza.


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