venerdì 16 maggio 2014

Maligno, esci da questo corpo!


Questo è il contenuto di un sacchetto per il vomito svuotato in un piatto. Ma questa volta, la cosa che mi fa divertire come un macaco non è la presentazione del piatto (presentazione? Piatto?), bensì il nome della ricetta, che vi svelerò tra poco.




Una battuta sull'estetica (estetica?) di questa pietanza: fa cagare. Scusate, sono sincero come un bambino e volgare come uno scaricatore di porto (non me ne vogliano gli scaricatori di porto, è solo un modo di dire, in realtà io so che siete brava gente, e che sotto alla puzza d'ascelle nascondete un cuore gonfio d'amore per il prossimo).

Il piatto è davvero beige, e il cibo contenuto al suo interno è irriconoscibile, improponibile, immangiabile. Ok, veniamo alle cose serie: il nome del piatto, che è la cosa che mi ha fatto piangere dentro. Come si può, ripeto come si può battezzare una ricetta così: "Carne con verdure"?

"Carne con verdure", ma perchè tutta questa vaghezza? Cos'è questo mistero? Mi stai nascondendo qualcosa, cuoca? Che tipo di carne è, tartaruga, fagiano, ermellino, mucca? E poi, quale pezzo, quale taglio?
Stesso discorso per il termine "verdure": non ti sembra leggermente troppo astratto, elusivo, nebuloso? Dire carne con verdure è come rispondere "Basta che respirino" quando qualcuno ti chiede dei tuoi gusti sessuali. Cioè, siate un po' meno approssimativi! Ciao...

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