sabato 17 maggio 2014

Tautologia di un piatto di riso, zucchine e fagiolini.

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Eh, il titolo è difficile, lo so. Studiate e riderete dopo, in differita, tanto se non mi censurano il blog, questo post rimane qua.



Si parlava di ridondanze, di ontologia, insomma di cose che la fame la fanno passare. Come questo piatto, forse: un tentativo sbagliato di creare una pietanza leggera. In questo piatto si vede tutto, finalmente: c'è il riso e si vede, c'è la zucchina e si vede, c'è la cipolla e si vede, c'è il fagiolino e si vede persino quello stramaledetto fagiolino. Si vedono tutti, ben staccati. Insomma, non si può dire che questo non è un piatto di riso zucchine e fagiolini!

Non è il solito mappazzone di barbieriana memoria, ma fortunatamente sembra un piatto con tutti gli ingredienti al loro posto. E allora cosa c'è che non va, vi starete chiedendo. Cos'è quello strano disgusto nel guardarlo, quello strano senso di repulsione che ci provoca?

Vi lascio con questo terribile quesito.

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1 commento:

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